Narratografo, cantastorie del Molise

Coi suoi silenzi, il Molise è la terra del racconto. La taverna, la piazza, la chiesa, il gradone di casa, la bottega sono posti dove c’è sempre un pensiero da tramandare, una storia da condividere, una lacrima da piangere o un sorriso da rallegrare. È la terra del racconto perché, volendo, il ritmo del tempo consente di trovare anche un solo momento per parlare con le persone del posto e con quelle di fuori, con gli adulti e con i bambini.

Prendersi cura della natura [Bucolica]

Quando l'aia della mia casa è ancora scurita dagli ultimi passaggi della notte, gli uccelli sono silenziosi in qualche nido aggrappato al sottobosco del querceto. Sul lastricato di pietra, ghiacciato e poco fertile, semino chicchi misti di mandorle e farro, ghiande tritate e lenticchie in attesa che le cinciallegre e i pettirossi scendano a mangiare.

Ho cominciato seminando ai bordi del piazzale dove gli uccellini potevano volare senza paura e adesso spolvero manciate fin davanti la vetrata di casa. E loro si avvicinano perché neppure il cane da pastore è minaccioso con loro, li lascia fare. Vengono a prendersi pure qualche ceppo secco nella fioriera all'ingresso, scrutano il portale di tufo rosso, beccano l'acqua delle piccole pozzanghere ghiacciate della notte.

A cinque, a dieci, a quindici - a turni - rendono vivo questo posto e preparano l'animo dei bambini alla meraviglia e alla dolcezza. Soprattutto quando nevica!

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