Narratografo, cantastorie del Molise

Coi suoi silenzi, il Molise è la terra del racconto. La taverna, la piazza, la chiesa, il gradone di casa, la bottega sono posti dove c’è sempre un pensiero da tramandare, una storia da condividere, una lacrima da piangere o un sorriso da rallegrare. È la terra del racconto perché, volendo, il ritmo del tempo consente di trovare anche un solo momento per parlare con le persone del posto e con quelle di fuori, con gli adulti e con i bambini.

Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli



Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli perché sono gialli, più delle ginestre, e ti stanno bene nelle mani pure se li porti affianco al jeans.
Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli e diranno tutti che sono brutti e che farò una brutta figura. Vedrai che torneranno di moda. Sono mai andati di moda?
Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli e tu riderai perché non hanno l’incarto e non sono abbelliti con la nebbiolina. Però hanno il profumo del mercato. 
Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli e non saprai se metterli nell’acqua di un vaso – sul tavolo o alla finestra – o se metterli nell’olio di una pentola. Dei fiori che gli altri regalano non mi vengono in mente corolle commestibili!
Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli perché se ti regalassi le rose mi diresti: “Ma che belle…come profumano!” ma sarebbe il classico modo di dire. Invece, davanti a un mazzetto di verdura fiorita rideresti per davvero, spontanea e autentica.
Raccoglierò per te i fiori degli spigatelli ma lo farò un altro giorno perché il tramonto è arrivato e loro stanno sulla montagna làssotto! Li vedo benissimo ma è tardi per arrivarci.

Campobasso, 1 aprile 2019

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